E’ stata definitivamente abolita la TASI (tassa sui servizi indivisibili) sugli immobili destinati ad abitazione principale, ad esclusione di quelli appartenenti alle categorie catastali A1, A8, A9 (ville, immobili di pregio, castelli). La TASI quindi viene eliminata sia per il proprietario dell’immobile che lo destina ad abitazione principale, sia per l’affittuario.
La TASI non si applica all’abitazione principale e alle sue pertinenze, alla casa coniugale assegnata al coniuge nel caso di separazione legale e nel caso di immobili intestati a personale delle Forze dell’Ordine che venga trasferito per motivi di servizio. Sono esclusi altresì dal pagamento della TASI i terreni agricoli disposti all’interno dei comuni montani e quelli che risultano essere in possesso di coltivatori diretti; mentre per i fabbricati e le aree fabbricabili la tassazione resta immutata.
Anche per l’IMU non dovrà essere pagata alcuna tassazione sull’immobile che risulti essere prima casa, a patto che non appartenga a categorie di lusso.
E’ prevista inoltre una riduzione del 50% della base imponibile ai fini IMU per gli immobili dati in comodato d’uso ai parenti in linea retta di primo grado che lo utilizzino come abitazione principale. Per accedere al beneficio della parziale riduzione del pagamento IMU il contratto deve essere registrato.
Per i contratti di locazione a canone concordato l’imposta determinata con l’aliquota IMU stabilita dal comune (0,76% con una variabilità dello 0,3%) è ridotta al 75%. Viene, quindi, applicato un abbattimento del 25% sull’imposta dovuta.
Altra novità riguarda l’acquisto di immobili di classe energetica A e B, per la quale è prevista una detrazione dell’IRPEF pari al 50% dell’importo dell’IVA. L’agevolazione viene accordata nel caso di acquisti perfezionati nel 2016 e per immobili ceduti da aziende costruttrici.
E’ prevista anche, per le giovani coppie, in cui almeno uno dei componenti non abbia superato i 35 anni, costituenti il nucleo familiare da almeno 3 anni (coniugi o conviventi more uxorio) e che abbiano acquistato un immobile da destinare ad abitazione principale, di portare in detrazione le spese per l’acquisto dei mobili in 10 quote annuali per un importo massimo di 16.000 €.